I big player nel mondo dell’intelligenza artificiale

22.02.2024

Le aziende smart e il settore ICT non possono più prescindere dall’implementazione dell’intelligenza artificiale nei loro protocolli e nei loro prodotti. La presenza di software per l’intelligenza artificiale pervade ogni campo della quotidianità. 
Multinazionali e Big Tech con le loro decisioni sono in grado di orientare il mercato. Ad adottare pienamente l’uso dell'intelligenza artificiale sono state in questi ultimi anni:

  • Tesla, l'azienda che produce auto elettriche di proprietà di Elon Musk, che era tra i co-fondatori di Open Ai. L’obiettivo è quello di arrivare a una guida completamente autonoma e sicura. Lo strumento principale è il supercomputer Dojo, in grado di processare milioni di immagini e azioni.
  • Nasa, l’uso dell’IA è esteso a ogni aspetto della ricerca e delle attività. Analisi di immagini dallo spazio; tecnologia radio per pulire le comunicazioni; sonde spaziali e lander autonomi. La tecnologia di punta è il sistema di navigazione autonoma AutoNav.  
  • TikTok, il social media dall’algoritmo più potente e preciso che esista al momento. Dal sistema di suggerimenti all’analisi del linguaggio naturale, fino alla visione artificiale, tutto quanto in questo social funziona in modo automatico e strutturato.

Il ruolo centrale del prompt engineer

Potrebbero essere ancora numerosi gli esempi di questo lungo esempio di attività, categorie e tecnologie che impiegano il machine learning e l’intelligenza artificiale. Ma tutte hanno un minimo comun denominatore: non esiste tecnologia generativa senza un esperto che sappia fornire gli input adeguati alla funzione da assolvere.

A occuparsi di questo fondamentale aspetto della tecnologia gpt (generative pre-trained transforme, in italiano: trasformatore generativo pre-addestrato) è il prompt engineer.  

Come è possibile leggere bene su Wired, il prompt engineer è “una delle figure specialistiche più ricercate per sfruttare al meglio i servizi basati su modelli linguistici di grandi dimensioni”.

"Il prompt engineer lavora su progetti di elaborazione del linguaggio naturale (Natural language processing, ndr) e allena gli algoritmi di Ai, fornendo loro set di testi conversazionali. Precisamente, il prompt engineer si occupa di fornire ai tool di Ai descrizioni, contesti, vincoli e regole specifiche, così che tali strumenti possano poi restituire risposte altrettanto precise", secondo la definizione che dà a Wired Giorgia Cazzulani, ceo di Techyon, società di ricerca di personale nel mondo Ict.

La prima figura professionale indispensabile per l’ingresso nell’era dell’intelligenza artificiale è dunque il prompt engineer. Questa figura sa essere un miscuglio alchemico tra un linguista e un programmatore. Ovviamente prompt engineer si diventa e sono numerosi i corsi privati e universitari che permettono di diventarlo.

L’analisi delle tendenze nel mondo IA confermano l’importanza del prompt engineer

La figura professionale del prompt engineer è già il presente dell’intelligenza artificiale ed è dunque la figura più ricercata in assoluto. Ma cosa dicono le analisi delle tendenze più accreditate?

Ecco una veloce rassegna:

Il Fondo monetario internazionale è estremamente positivo

Se i Paesi di riferimento sapranno implementare la figura del prompt designer, aumenteranno i lavoratori in grado di sfruttare l'IA, (...) perché l'IA può aiutare i lavoratori meno esperti a migliorare più rapidamente la loro produttività. Per i lavoratori più giovani potrebbe essere più facile sfruttare le opportunità, mentre quelli più anziani potrebbero faticare ad adattarsi e questo potrà essere un ambito di interesse del policy making.

La Pennsylvania University è meno ottimista

È riconosciuto l’impatto di chi programma il gpt, incidendo molto sull’andamento del mercato del lavoro. "L'influenza si estende a tutti i livelli salariali, con i lavori a più alto reddito potenzialmente più esposti". Dipenderà, insomma, “dalle policy statali e internazionali” se questo impatto andrà regolato. Ma è innegabile la funzione che viene attestata al prompt engineering.

Goldman Sachs  è su posizioni drastiche

L’adozione diffusa dell'IA e di chi può gestirla potrebbe contribuire all'1,5% della crescita annuale della produttività in un periodo di dieci anni, aumentando il pil globale di quasi 7 mila miliardi di dollari. Ecco perché dovremmo parlare di “Nuovo Ordine Generativo”.

Fonti


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